Sbarchi in Sicilia

Interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta
alla CommissioneArticolo 138 del regolamento
Annalisa Tardino, Marco Zanni, Alessandro Panza, Susanna Ceccardi, Valentino Grant, Luisa Regimenti, Francesca Donato, Matteo Adinolfi

Le coste siciliane sono state oggetto di numerosi sbarchi di immigrati clandestini, uno dei quali positivo alla COVID-19, distribuiti tra hotspot stracolmi e strutture private incapaci di garantire la sicurezza dei cittadini vista l’emergenza sanitaria in corso. 

L’arrivo illegale di centinaia di persone, in un momento in cui i cittadini rispettano rigide regole di distanziamento sociale, è causa di preoccupazioni e proteste da parte dei sindaci e della popolazione.

Inoltre, alla nave Alan Kurdi della ONG tedesca Sea-Eye, nonostante l’Italia non sia porto sicuro a causa dell’emergenza, verrà concesso un porto di sbarco.

Questo fenomeno aumenterà, viste le condizioni meteorologiche favorevoli, dal momento che il direttore generale dell’OMS ha confermato l’allarmante accelerazione dell’epidemia in Africa.

Infine, la Commissione (1) ha affermato che è lecito negare l’ingresso a cittadini di paesi terzi qualora rappresentino una minaccia alla pubblica sicurezza.

Alla luce di quanto sopra, può la Commissione far sapere:

se non ritiene opportuno, dato che l’Italia non è porto sicuro, che i migranti soccorsi da ONG straniere vengano trasferiti negli Stati di riferimento o in altri Stati membri attraverso specifici corridoi sanitari;

se non ritiene opportuno, considerata l’emergenza, bloccare questi “sbarchi fantasma”, rivedendo le priorità della missione IRINA e affidandole come obiettivo primario l’arresto del business dei trafficanti di esseri umani, anche stabilendo un blocco navale al largo della Libia?

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