Decisione turca di non bloccare i rifugiati siriani diretti verso l’UE

Marco Zanni, Marco Campomenosi, Rosanna Conte, Gianantonio Da Re, Simona Baldassarre, Alessandro Panza, Lucia Vuolo, Luisa Regimenti, Alessandra Basso, Danilo Oscar Lancini, Valentino Grant

Secondo le ultime ricostruzioni dei media locali, la Turchia avrebbe deciso di non bloccare più i rifugiati siriani che intendono recarsi in Europa, contravvenendo così a quanto previsto dallo “strumento dell’UE per i rifugiati in Turchia”; addirittura le tv locali mostrano già i primi gruppi di alcune decine di profughi che si stanno dirigendo a piedi verso il confine con la Grecia.

La decisione turca sarebbe motivata dalla morte di almeno 33 soldati turchi, a seguito del bombardamento aereo delle forze governative siriane nella provincia di Idlib.

Considerando che con la decisione turca di aprire di fatto la frontiera vi sono già persone in cammino verso la Grecia e che la Turchia ha già ricevuto dall’UE i 6 miliardi di euro previsti per la gestione dei rifugiati, col finanziamento di progetti fino al 2025, oltre a circa 9 miliardi di euro di fondi IPA dal 2007, può l’alto rappresentante rispondere ai seguenti quesiti:

1 Quali azioni urgenti intende intraprendere per evitare una nuova urgenza umanitaria verso l’UE e una nuova escalation del conflitto siriano?

2 Nelle discussioni sul QFP e a livello di politiche della BEI non intende finalmente azzerare il supporto finanziario dell’UE alla Turchia, oltre a richiedere la restituzione dei 6 miliardi a causa del mancato rispetto dell’accordo?

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